GALATEO DELL’INTERPRETE: COME LAVORARE CON PM E CLIENTI

Oltre alla perfetta preparazione nel proprio ambito di lavoro, ci sono alcune importantissime regole non scritte da seguire per essere un/a interprete professionista e di successo. Ecco quali sono.
Essere un interprete richiede anni di studio e allenamento, ciò nonostante, esistono delle regole non scritte che ogni interprete deve seguire, se vuole poter vivere della sua professione.

 

SAPER FARE I CONTI

 

Il miglior modo per sapere se conviene o meno accettare un ingaggio, è saper fare velocemente due conti. Niente è peggio per un project manager, di un interprete che si tira indietro dopo aver accettato, per essersi reso conto che il compenso non copriva o superava le spese extra. Tutto quello che va contrattato deve essere stabilito per tempo. È necessario mettere i puntini sulle i dall’inizio, in modo che nessuna delle persone coinvolte nell’evento perda del tempo.

 

ESSERE CONSAPEVOLE DEI PROPRI LIMITI

 

Un altro tremendo errore da evitare è impelagarsi in campi a noi del tutto estranei. Conoscere una lingua tanto da saperla interpretare, non significa automaticamente essere esperti di qualsiasi campo del sapere: è importante capire quando accettare o rifiutare una giornata di interpretazione: meglio dire di no, piuttosto che bruciarsi completamente un cliente.

 

ANDARE OLTRE AL SEMPLICE GLOSSARIO

 

Un ottimo modo per prepararsi, oltre al glossario, è informarsi sull’evento a cui stiamo per lavorare. Chi saranno gli oratori? Di cosa parleranno? Qual è la storia delle aziende coinvolte? Quali sono i possibili argomenti spinosi da mitigare?

MAI ESSERE PUNTUALE

 

Un vero interprete non è MAI PUNTUALE, ma è sempre in anticipo. È fondamentale essere sul posto con largo anticipo, per poter provare la strumentazione, incontrare eventuali clienti privati prima dell’inizio dell’evento e assicurarsi che tutto funzioni al meglio prima del via.

 

MAI CREDERE DI ESSERE IL PROTAGONISTA

 

Molto spesso l’ego di un interprete tende a gonfiarsi in maniera smisurata. In realtà, gli interpreti migliori sono i più umili, perché consapevoli di non essere sotto i riflettori, ma di dover diventare invisibili, un vero e proprio strumento linguistico a servizio di oratori e ascoltatori.

 

ESSERE PRONTO A DIGIUNARE

 

Nel caso in cui il vostro incarico si protragga fino a o includa il pranzo/la cena, siate pronti a non toccare cibo. Potreste anche pensare di ordinare qualcosa, ma il cliente potrebbe iniziare a parlare coi commensali da un momento all’altro: dover interpretare con la bocca piena è semplicemente fuori discussione.

 

RISPETTARE LA CABINA

 

Per chi interpreta in cabina è essenziale essere rispettoso dell’ambiente in cui si trova. Via libera ad appunti, blocchetti, penne o tablet; consentita è anche l’acqua, necessaria per chiunque parli a lungo, ma decisamente proibiti sono cibi e altri tipi di bevande. Questo non solo perché le cabine presentano delle vetrate e non è il caso che i clienti vedano il nostro picnic privato o ci sentano masticare, ma anche perché è estremamente maleducato lasciare briciole o residui di cibo in un luogo di lavoro utilizzato anche da altri professionisti.

 

Spero che questi semplici punti possano aiutarti a diventare un professionista più preparato e competitivo. Se vuoi scoprire di più sulla professione del freelancer, del traduttore o dell’interprete, leggi la mia pagina Web, seguimi su Facebook e LinkedIn oppure contattami.

 

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