AIUTO, HO SPOSATO UN LINGUISTA: COME CONVIVERE COI PROFESSIONISTI DELLE PAROLE

In quanto io stessa una linguista, ho deciso di scrivere qualche riga per aiutare chi ci sta accanto nel quotidiano. Partner e amici sono ormai abituati alle nostre “deformazioni professionali”. Questo articolo vuole farli sorridere, dando loro qualche consiglio per imparare a gestirci. Buona lettura.

Il ristorante

 

Caro e sventurato accompagnatore, che tu sia un nuovo arrivato o parte della nostra vita già da un po’, mettiti il cuore in pace: per un linguista la lettura del menù può essere più lunga del normale. Non solo stiamo scegliendo cosa ordinare; stiamo anche scansionando qualsiasi aspetto del menù. Non possiamo farne a meno: noteremo spazi in eccesso o collocati prima della virgola, apostrofi invece degli accenti, orrori ortografici e scorretto uso delle maiuscole. Farteli notare potrebbe essere un impulso irrefrenabile. Se poi il menù è in più di una lingua, i tempi aumenteranno.

Consiglio: appena preso posto a tavola, ordina da subito bevande e frittini.

 

I libri

 

Regalare un libro a un linguista è una vera impresa. Oltre ad azzeccare il genere e l’autore, dovrai anche far attenzione alla casa editrice. Per la letteratura tradotta, saremo ancora più critici nei confronti del testo. Nel caso di testi italiani, noteremo i refusi non corretti dall’editore. Se poi il libro è un classico o una raccolta di poesie, staremo molto attenti anche alle introduzioni, alle analisi, alle note e ai commenti (sì, le parti che un comune lettore non considererebbe).

Consiglio: se vuoi regalarci un libro, affina l’udito e ascolta di quali letture parliamo, oppure spia il nostro profilo su Goodreads. Molti di noi si affidano a questa app per avere una comoda lista di libri da leggere.

 

Il vocabolario ambulante

 

Nulla infastidisce un linguista quanto l’essere utilizzato come dizionario. Per quanto amiamo le parole, essere costantemente considerati un glossario su gambe o un traduttore automatico non ci fa piacere. Saremo sempre disposti a chiarire dubbi e aiutare gli altri, ma non pretendere una prestazione da bancomat.

Consiglio (più per gli amici, che per i partner): a meno che tu non sia in una situazione di necessità, invece di chiederci incessantemente o dal nulla di tradurti qualcosa e spiegartela, apri il dizionario o fai una semplice ricerca sul Web.

 

Lo sapevi che

 

Ogni linguista ama leggere, acquisire nuove nozioni e approfondire quanto ha imparato. Capiterà spesso che ti daremo informazioni non richieste relative a fatti o eventi menzionati durante la conversazione. Probabilmente inizieremo con un: “Ehi, ma lo sapevi che x in realtà deriva/si riferisce a/originariamente era…”.

Consiglio: Abbi un po’ di pazienza. Non vogliamo fare i saputelli. Cadiamo in questo pattern perché ci piace condividere quel che sappiamo o riteniamo l’informazione una curiosità interessante.

 

L’ibernazione

 

Per quanto un linguista possa essere organizzato e puntuale, lavorare come libero professionista implica orari d’ufficio particolari. Rifiutarci di uscire e  dover spostare un impegno non vuol dire non voler far qualcosa. Magari un cliente ha deciso all’ultimo di avvalersi dei nostri servizi, impedendoci di trascorre il tempo come pianificato, costringendoci a passare settimane intere chiusi in casa a lavorare. Forse riemergeremo dal nostro antro/ufficio senza più sapere che anno sia o quando è stata l’ultima volta che abbiamo indossato qualcosa che non fosse il pigiama.

Consiglio: non prendertela. Sappi che non stare insieme pesa a noi quanto a te, soprattutto in una situazione fuori dal nostro controllo. Se siamo soggetti a scadenze pressanti, compatiscici e, se possibile, coccolaci con una tisana calda o un massaggio alla cervicale di tanto tanto. Sapremo ripagarti a consegna ultimata. 

 

Spero che questo articolo ti abbia dato qualche consiglio utile per convivere con chi è linguista di professione. Per qualsiasi consiglio specifico, non esitare a contattarmi e non perdere nessun altro dei miei post, iscrivendoti alla newsletter. Per articoli simili, leggi la mia pagina Web, oppure seguimi su Facebook and LinkedIn.

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