FREELANCER IN ERBA: COSA INCLUDERE NEL CONTRATTO

Il freelancer, poiché libero professionista, deve imperativamente avvalersi di un contratto da presentare al cliente. Non hai l’abitudine di utilizzarlo? Non sai da dove iniziare? Continua la lettura e scopri cos’è necessario includere.

 

Lavorare come freelancer comporta la firma di numerosi contratti. Sebbene molti lavorino con delle agenzie, che redigono contratti e NDA (Non Disclosure Agreements), effettuare la prestazione per privati comporta la necessità di un contratto pronto da inviare. Se non sai cosa includere nel tuo contratto, dai un’occhiata a questo breve elenco.

 

Corretta indicazione delle parti

 

Ogni contratto che si rispetti deve riportare con precisione le informazioni relative alle Parti coinvolte nell’accordo. Il contratto è tipicamente stipulato tra il professionista (Fornitore) e il cliente (Cliente). Oltre a indirizzo/sede legale e data di nascita, altri dati importanti sono: i numeri di partita IVA, il codice fiscale e il numero di iscrizione al registro delle imprese.

 

Descrizione precisa del servizio

 

Il secondo aspetto da curare è una puntuale descrizione del tipo di servizio offerto, oggetto del contratto. Sarebbe opportuno avere un contratto per ogni tipo di servizio e nella relativa lingua di interesse (uno per l’interpretariato, uno per la traduzione, ecc.). Nel caso della traduzione, occorre indicare la data di ricezione del documento oggetto della prestazione, quella di consegna al cliente, il formato del file ricevuto e da consegnare, il corrispettivo e la disponibilità alla correzione, se l’esigenza viene comunicata entro i tempi stabiliti dall’accordo.

 

Termini e modalità di pagamento

 

Fondamentale per proteggersi da eventuali clienti morosi è indicare nel contratto i termini di pagamento, decidendo se volersi garantire preventivamente con un anticipo, e le relative modalità, indicando il conto corrente/indirizzo PayPal sul quale versare l’importo entro e non oltre X giorni.

 

Modifiche, aggiunte e difformità

 

Occorre anche considerare situazioni in cui il cliente chieda di modificare il testo in base a cambiamenti nel sorgente (prevedendo nel contratto una maggiorazione del corrispettivo) o ne lamenti la difformità dall’originale, nel cui caso è consigliabile indicare un periodo di tempo (ad es. 5 giorni) per la segnalazione delle incongruenze.

 

Clausole di recesso e risoluzione

 

Nel caso di prestazione commissionata e poi annullata, è importante indicare l’obbligo del cliente di pagare il fornitore per i servizi completati fino al momento dell’annullamento.

 

Risoluzione delle controversie

 

Questa sezione garantisce il libero professionista assicurando che, per qualsiasi controversia in merito all’interpretazione e/o applicazione del contratto, la competenza sarà data al foro indicato, applicando la legge dello stato in cui il professionista opera. L’accordo deve essere suddiviso in articoli e deve prevedere uno spazio per la firma e l’indicazione di luogo e data.

Nel caso in cui il freelancer non sappia da che parte cominciare, può sempre fare riferimento ai contributi presenti online. Il mio personale consiglio è quello di iniziare a visionare dei fac-simile proposti da serie organizzazioni professionali del proprio settore lavorativo, modificandoli in base alle proprie necessità e chiedendo l’eventuale revisione di un esperto, per maggiore sicurezza.

 

Hai delle considerazioni sull’argomento? Fammelo sapere in un commento.

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