La vita da freelancer non è tutta rose e fiori. Se pensi di diventare un linguista freelance, leggere questo articolo potrebbe aiutarti a iniziare con una marcia in più.
Lavorare come freelancer può essere fantastico, ma può anche rivelarsi un’arma a doppio a taglio. L’assenza di regole per chi non è lavoratore dipendente potrebbe trascinare in un circolo vizioso da cui è difficile uscire. Ecco qualche consiglio basato sulla mia esperienza di traduttrice e interprete freelance.
Freelance, ma 9 to 5
Spesso sento dire dai non addetti ai lavori che questa professione è fantastica, perché si può avere tutto il tempo libero che si vuole, scegliendo quando lavorare. Questo è vero solo in parte. Il non avere orari potrebbe far credere ai clienti che siamo sempre disponibili. Ciò crea una dinamica molto pericolosa: solo un robot può essere attivo H24.
Nel mio caso, ho scoperto che scegliere di avere un orario di lavoro, proprio come fossi una linguista in-house, è l’opzione migliore per riuscire a organizzare il mio tempo.
Vacche magre, vacche grasse
Lavorare come freelancer significa avere dei mesi in cui si guadagna tantissimo e già ci si immagina in un superattico a New York e altri dove il lavoro non arriva con l’affluenza desiderata. Questo è del tutto normale, soprattutto se si lavora con clienti diretti. Nei periodi di magra è importante non scoraggiarsi e puntare al miglioramento personale. Corsi, webinar, podcast: tutto può aiutare a diventare professionisti migliori e a trovare nuovi clienti.
La disciplina è fondamentale
Non sempre si avrà voglia di essere prolifici o attivi, soprattutto per la presenza social e la strategia di marketing. In questo caso la risposta da me trovata è quella di essere disciplinata, costringendomi ad attività “parallele” per 5 minuti al giorno. Ricerca di contenuti, articoli e spunti di discussione richiederanno molto meno tempo, con una buona organizzazione.
In termini strettamente professionali, invece, consiglio a tutti un’agenda su cui scrivere ogni sera i compiti che devono essere svolti il giorno seguente, in modo da poter avere una chiara panoramica della giornata sin dal mattino.
Ci vuole equilibrio
Poiché un freelancer è il capo di se stesso, occorre essere abbastanza flessibili da consentirsi di raggiungere un equilibrio tra lavoro e vita privata. Nonostante gli impegni, tento sempre di fare un po’ di moto e di dedicare del tempo allo yoga. Per quanto difficile, provo a concedermi il più possibile delle uscite con amici e affetti.
I ferri del mestiere
Quando si lavora da casa, non bisognerebbe rinunciare mai a una postazione comoda. Nel mio primo anno di lavoro non ho prestato particolare attenzione a questo aspetto: errore gravissimo. Investire una postazione comoda mi ha aiutata a soffrire meno di dolori posturali. Sebbene una buona sedia da ufficio costi un po’ (e vi consiglio di provarla sempre prima dell’acquisto), strumenti come supporti per pc, pedane, tappetini e lampade possono essere trovati facilmente a cifre irrisorie.
Spero che questo articolo abbia fornito qualche consiglio per chi nutre interesse verso questa professione. Per qualsiasi consiglio specifico, non esitare a contattarmi e non perdere nessun altro dei miei post, iscrivendoti alla newsletter. Per articoli simili, leggi la mia pagina Web, oppure seguimi su Facebook and LinkedIn.